Rotondo e Rotondo

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Rotondo

Significato e simbologia del cerchio

Chiudere il cerchio, il cerchio della vita, l'impossibile quadratura del cerchio, unirsi in cerchio, la perfezione del cerchio. Un'affascinante forma geometrica che ritorna nelle nostre espressioni quotidiane, nelle metafore, richiama altre immagini, come simbolo il cui significato spesso ha a che fare con la vita, con la sacralità, con un senso spirituale delle cose, con il profondo.

Simbolo della compiutezza, dell'armonia che non dà spazio ad opposizioni e rotture, dove le estremità di una linea tornano a ricongiungersi. Come un punto esteso, il cerchio esprime omogeneità, unione, perfezione.
Il cerchio non ha principio né fine e rimanda al concetto di illimitato, di eternità. E' la figura simbolo per eccellenza di ciò che è spirituale, di Dio e dell'anima immateriale; è stato associato al cielo e ad una dimensione intellettuale. Anche la dimensione del tempo come successione continua di istanti identici è rappresentata con il cerchio. Il movimento circolare richiama quello ciclico della vita e quello infinito ed invariabile del cielo.

Il cerchio ritorna nella storia dell'uomo in ambito religioso e secolare. Lo si ritrova nel primitivo culto del sole, nei miti sulla creazione, nella simbologia cristiana in cui Dio è origine e fine di tutte le cose (Alfa e Omega), nei motivi mandala dei monaci tibetani, nelle figure meditative orientali come simbolo di contemplazione; si manifesta in architettura come motivo di base nei piani fondamentali di edifici sacri e nella fondazione intere città. La raffigurazione del cerchio, presente nell'arte di tutti i tempi, è stata studiata nella sua complessità in epoca moderna da Jung, che ne fornisce una lettura psicoanalitica, secondo cui il cerchio è l'immagine archetipica